Il nome Tenerife deriva dall’antica lingua guencia e significa: montagna innevata.
E’ l’isola più grande dell’arcipelago vulcanico delle Canarie, è lunga 84 Km e larga 50 Km, ha forma triangolare con una superficie di circa 2053 Kmq.
Attività vulcanica prevalente: colate di lava, stromboliana, pliniana e attività geotermale.
L’isola cominciò a formarsi tra i 5 e i 6 milioni di anni fa, attraverso una serie di eruzioni fissurali di lava basaltica, successivamente cambiò il chimismo delle lave, vennero eruttate trachiti e fonoliti, che diedero origine ad un cono centrale alto circa 3000 metri.
Dopo una serie di eruzioni esplosive avvenute negli ultimi 1,6 milioni di anni, la parte sommitale del cono crollò, originando la grande caldera di Las Cañadas, di forma ovale, lunga di circa 17 Km con un perimetro di circa 80 Km e con pareti alte fino a 500 metri.
Nel corso dell’ultima eruzione esplosiva parte del versante sud crollò in mare.
All’interno di questa caldera a partire da 200.000 anni fa, si sono formati due strato vulcani: il Pico Viejo (2.986 m) e il Pico del Teide (3.715).
Sono conosciute numerose eruzioni storiche del vulcano, tra le più recenti e significative, quella del 1705, avvenuta sul fianco nord-est e originatasi all’interno di un cratere preesistente, durante la quale si formò il Guimar, un cono di scorie dell’altezza di 90 metri. Nello stesso periodo si originò un altro apparato vulcanico, il Fasnia, che emise colate di lava che si propagarono per 6 Km. L’anno seguente sul fianco nord-ovest del vulcano, nacque un altro apparato, il Garachico, le cui colate di lava raggiunsero il mare distruggendo il villaggio di Tanque e il porto di Garachico.
Nel 1798 si edificò sul fianco ovest il Chahorra, le cui colate di lava si fermarono alle pareti della grande caldera.
L’ultima eruzione risale al 1909, si verificò dal Chinyero, un cono formatosi sempre sul fianco ovest che diede origine a piccole esplosioni e colate di lava.
Tratto da “Vulcani” di Mauro Rossi, Paolo Papale, Luca Lupi e Marco Stoppato.