Durante il nostro tour estivo in Islanda “viaggio geologico e naturalistico, traversata centrale”, percorriamo la leggendaria pista F35 Kjalvegur, nota come Kjolur che compare già descritta nello storico libro degli islandesi, il Landnamabok .
Il percorso si snoda tra brughiere, campi di lava e depositi di origine glaciale. Durante iltragitto si possono ammirare i maestosi panorami sui due ghiacciai Hofsjokull e Langjokull. Nel cuore di questi deserti lavici si collocano le affascinanti aree geotermali di Hveravellir e Kerlingarfjoll.
Questa pista, aperta solo nei mesi estivi, si trova a un’altezza media compresa tra i 600 e i 700 metri sul livello del mare.
Il tragitto originale, che attraversava il campo lavico di Kjalhraun, è stato cambiato a seguito di un tragico incidente avvenuto nel 1780: quattro uomini e un ragazzo, contadini del nord si misero in cammino verso sud seguendo la Kjalvegur per andare ad acquistare del bestiame, concluso l’affare a fine ottobre, sulla strada del ritorno, con un gregge di 180 pecore e 16 cavalli vennero sorpresi da una violenta bufera di neve.  Dopo aver raggiunto il versante nordest del monte Kjalfell allo stremo delle forze, morirono tutti e i corpi vennero ritrovati solo la primavera successiva.
Da questa tragedia deriva il toponimo Beinaholl, “Colle delle ossa”. Nel 1971 è stato eretto un monumento a ricordo delle persone tragicamente scomparse durante il viaggio.

M.S.