Secondo i racconti popolari è la casa dei giganti e dei trolls, il vulcano Grimsvötn è una caldera composta, al disotto del ghiacciaio Vatnajökull, il più grande d’Europa che sotto i suoi 8400 chilometri quadrati di superficie, cela molti centri eruttivi.
La caldera del Grimsvötn è di circa 35 chilometri quadrati, al disotto di 150/250 metri di ghiaccio ospita un lago le cui acque sono mantenute calde dal flusso di calore prodotto dal sistema geotermico del vulcano, è alimentato da una camera magmatica poco profonda.
La fusione del ghiaccio e la risalita dei fluidi geotermici forniscono continuamente acqua al lago. Il livello del lago aumenta, sollevando la cappa di ghiaccio sovrastante, con un aumento della pressione, fino a un punto critico.
Parte della base del ghiacciaio incomincia a fondere formando un fiume subglaciale.
Questo fiume può scorrere per 50 chilometri al disotto del ghiacciaio, fino a raggiungere il margine, dove confluisce con il fiume Skeidara.
La portata del fiume subglaciale varia da alcune migliaia ad alcune decine di migliaia di metri cubi al secondo, producendo gigantesche piene.
A queste piene si aggiungono quelle generate dalle frequenti eruzioni (è uno dei vulcani più attivi, 50 eruzioni note).
Tali eventi eruttivi provocano lo scioglimento di grandi masse di ghiaccio in breve tempo, causando onde di piena chiamate Jökulhlaup che divengono vere e proprie catastrofi naturali.
Famosa l’eruzione del 1996, che ha emesso 0,7 chilometri cubi di lava, l’acqua di fusione stimata in 3,4 chilometri cubi ha causato una piena di acqua mista a fango e cenere, distruggendo chilometri di strade e ponti che attraversano la regione a sud del ghiacciaio.

S.M.

Vedur.is – Vulcano Grimsvotn